A Casa Tutti Bene 2, Gabriele Muccino: “Porto i miei attori a vivere le esperienze dei personaggi, devono raggiungere quella temperatura”
Le 8 puntate della seconda stagione disponibili dal 5 maggio su Sky
La seconda stagione di A Casa tutti Bene, adattamento dell’omonimo film di Gabriele Muccino, debutta il 5 maggio su Sky Serie e NOW in streaming, sempre disponibile on demand. Durante la presentazione della serie abbiamo incontrato Gabirle Muccino, regista e soprattutto anima del mondo di A Casa Tutti Bene.
Dopo aver realizzato per la prima volta una serie tv, Gabriele Muccino si è ritrovato davanti a una nuova “prima volta” dover portare avanti il racconto di A Casa tutti Bene e dar vita a una seconda stagione partendo dagli eventi raccontati dalla prima. “Avendo la fortuna di essere il creatore di questa creatura, l’unico regista, avendola immaginata già durante il film è un’esperienza che viene da lontano” ci ha spiegato Gabriele Muccino nell’intervista video che trovate qui sopra. “Certo poi ho dovuto capire come girare per la televisione, alla fine ho portato il mio linguaggio cinematografico in questo contenitore che ti dà il lusso di avere più tempo per raccontare i personaggi che metti in scena“.
Il tempo per approfondire i personaggi che fa da contraltare all’esigenza narrativa mucciniana di “sincopare in scene da un minuto molte informazioni, qui ho potuto far parlare i personaggi di più, ci sono scene di dialogo che raccontano meglio le loro emozioni e così ne capisci meglio le ragioni, senza confondere lo spettatore come potrebbe succedere al cinema”.
La frenesia, la furia che spesso accompagna i protagonisti della serie A Casa Tutti Bene, che torna dal 5 maggio su Sky e NOW con la seconda stagione, è assecondata dai movimenti della macchina da presa “il ruolo del regista è quella di raccontare una storia, la macchina da presa deve stare con i personaggi e deve trasmettere queste loro emozioni e poi non essendo il primo film nevrotico che faccio mi viene abbastanza facile mettere la macchina al centro dell’azione come un arbitro sul ring tra due pugili“.
Per recitare in una serie come A Casa Tutti Bene gli attori sembrano sempre sull’orlo di un precipizio emotivo “li spingo anche fisicamente” ci dice Muccino. “Sono schietto nel dirgli quando non sono alla temperatura giusta. Una parte di quella simulazione diventa vita reale, gli attori vivono quelle esperienze. Questo è il mio modo di pensare il cinema, piuttosto che simulare una cosa la voglio vivere come spettatore. E come regista è quello che faccio da quando sognavo di fare il regista vivere una seconda vita attraverso il film che faccio.“